Amici del Sacro Cuore
Appunti di una festa
Il Regno di Dio ha un dinamismo di crescita misterioso e segreto, ma se riesci a contemplarlo con gli occhi della fede ti si rivela come “un miracolo”.
E’ la storia del seme che, sepolto, germoglia, e feconda, donando vita.
In questi nostri tempi le chiese si spopolano, sempre di meno, sono le sentinelle in trincea, ma lo Spirito è presente ed ha una vitalità straordinaria. Passa attraverso la storia e niente e nessuno lo ferma: bussa, irriga, entra, scalda e trasforma; va al di là di ogni previsione.
Neppure il nostro pessimismo lo frena: si espande a nostra insaputa e suscita nuove realtà.
Domenica 23 ottobre, festa liturgica del “comandamento dell’amore” a Verona, nella Chiesa delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù -“Seghetti”, durante il Sacrificio Eucaristico, 12 fratelli e sorelle laiche hanno chiesto pubblicamente di far parte della nostra famiglia carismatica, si sono affidati al sacro Cuore, impegnandosi a vivere per un anno secondo i suoi sentimenti, il suo spirito, la missione.
La Madre Provinciale ha consegnato loro, insieme a una piccola croce con il motto: “Venite a Me”, il Documento, nato nel cuore profetico di Santa Teresa, già nel 1847 – redatto in forma nuova – come simbolo di una continuità che ci rende eredi dello stesso dono, noi Figlie e loro Amici del Sacro Cuore.
E’ stato assai significativo l’abbraccio di augurio e di pace scambiato con le Religiose presenti, convenute dalle tre Comunità di appartenenza: Carpenedolo, Trento, Verona.
Padre Adolfo Antonelli, Canossiano, ha presieduto la cerimonia e, come sempre, ha illuminato e guidato l’assemblea a intonare un canto di lode e di riconoscenza al Signore per la risposta generosa di questi fratelli, che hanno professato consapevolmente la loro consacrazione battesimale e l’universale chiamata alla santità.
Suor Cecilia Paris
Ecco alcune Testimonianze:
Un giorno di luglio di due anni fa, eravamo in vacanza a Cavalese. Il Signore mi ha fatto incontrare le Figlie del Sacro Cuore: era il periodo triste e difficile della mia vita per due interventi gravi che avevo subìto. Loro mi ascoltavano con affetto e comprensione; per me la loro presenza e l’amicizia che ne è nata, è stata un dono grande, la porta per incontrare il Cuore di Dio. Da allora ho deciso di seguire il cammino formativo dei “cercatori di Dio” con il Gruppo degli Amici del Sacro Cuore di Verona. Con loro ho conosciuto il carisma, la spiritualità e la missione di queste Suore che sono nate dalla santità di Teresa Verzeri. Frequento con mio marito gli incontri mensili e sento che Dio mi dà coraggio, speranza e forza: sono nel suo Cuore e non temo più nulla. Sono felice e ringrazio di essere stata accolta a far parte di questa famiglia per vivere in comunione, una carità universale, costante e generosa.
Annalisa
Io e Antonio, sposati da 36 anni, grazie a nostro figlio, che ha frequentato e si è diplomato alla Scuola di Trento, abbiamo avuto l’occasione di avvicinare le Figlie del S. Cuore. Che cosa ci ha attirato verso questo carisma? Forse gli incontri, i ritiri fatti con i giovani e i genitori, ogni volta che ci siamo sentiti accolti, ascoltati e coinvolti. I viaggi a Paray le Monial, a Taizé , sono stati momenti forti per la nostra crescita spirituale. Quasi senza accorgerci ci siamo trovati a pregare insieme, a impegnarci in Parrocchia, a testimoniare in semplicità quanto Dio operava in noi dopo che gli abbiamo aperto il nostro cuore e ci siamo fidati di Lui. Vogliamo continuare questo cammino insieme; insieme ci si sostiene, si ritrova coraggio e si combatte la tentazione di chiuderci in noi stessi per diventare invece “prossimo” per tutti quelli che hanno bisogno.
Vanda e Antonio
So che la mia nascita è stata un dono per chi mi viveva accanto, ma oggi ho la piena consapevolezza che essa è un dono che Dio ha fatto a me. Fin da bambina ho avvertito la sua presenza dentro di me: con Lui parlavo, in Lui cercavo il sollievo e la consolazione nei momenti tristi o nelle sensazioni di pericolo. In questi ultimi anni, particolarmente, la prova si è accanita su di me e sulle miei due figlie, privandoci degli affetti più cari e facendoci conoscere la solitudine e l’isolamento. Pur sforzandomi, non trovavo la forza di dare ancora un senso alla mia vita: i valori più sacri erano crollati. Ero sperduta. Ma, ecco, un giorno un’amica tanto cara mi invitò a conoscere le Figlie del Sacro Cuore. Il Signore, silenzioso, ancora una volta mi indicava la strada; voleva lenire le mie sofferenze facendomi incontrare queste persone illuminate: le Figlie del Cuore di Gesù.
Anche questo è stato un dono, un dono grande per la mia anima che, lentamente ha ritrovato il vero, unico senso della vita: “vivere ogni giorno nel cuore di Dio”. Grazie per avermi accolta.!
Elvira
La mia conoscenza delle Suore risale a 20 anni fa. Un incontro casuale, ma forse maturato e voluto dal Cuore di Dio.
Avevo vista sulla porta della Parrocchia un avviso per un Corso di Esercizi Spirituali dal titolo:” Donne amate dal Signore” Si teneva a Parona in via Monastero. Insieme con altre mie amiche decisi di partecipare. E in quell’oasi di preghiera, ho incontrato uno spirito nuovo, una accoglienza cordiale, un ascolto attento, una sapienza umile capace però di rendere viva la Parola del Signore. Sono rimasta legata alle Suore e volentieri ho partecipato alle Assemblee annuali, agli incontri di formazione sul carisma e la spiritualità di Santa Teresa Verzeri, approfondendo il dono che lo Spirito santo ha fatto a noi nel battesimo chiamandoci ad essere eredi della sua carità. Lodo il Signore e lo ringrazio di avermi guidato a far parte dei Laici del Sacro Cuore.
Primarosa
Sono Manuela, insegnante al Sacro Cuore di Trento. Nel mio impegno educativo ho sempre avuto a cuore la formazione dei ragazzi e per essere una testimone valida ho cercato di avere io stessa una condotta adeguata dal punto di vista cristiano.
Ogni volta che potevo, ho aderito alle proposte e alle sollecitazioni che mi sono state offerte; recentemente, da due anni, ho partecipato agli incontri formativi mensili. Conoscere e approfondire la Parola del Signore mi fa scoprire sempre qualche cosa di nuovo che arricchisce la mia vita e le mie relazioni.
Le vite dei Santi, di S. Francesco e di S. Chiara “in primis” (perché da Perugia mio padre mi portava spesso sui luoghi francescani), ma anche di S. Antonio (perché ho studiato a Padova) e poi di S. Teresa d’Avila e S. Teresina, mi hanno aiutato a dedurre che ognuno di loro ha lasciato una scia di luce nella quale brillano la carità, la preghiera, la fede, la grazia dello Spirito, che aiuta a superare tensioni, dubbi e conflitti inevitabili nell’ esistenza, perché tutto è filtrato nella volontà divina.
Ultimamente ho letto la vita di S. Teresa Verzeri, la Fondatrice e Madre delle nostre Suore, e alla fine penso che tutte le strade portino a Dio, al Cuore di Gesù, che ci attira tutti e ci ama senza misura, ma che Lui si rivolge a noi come se fossimo la sua unica preoccupazione e ci chiama ad una ad una, per nome.
Ho capito che allora Lui attende la nostra risposta, e che anch’io potevo dirgli il mio “sì”, promettergli di vivere con quello stile speciale che è il “suo”, quello di portare ai miei fratelli e alunni, il suo cuore mite e umile.
Qui lo voglio confermare davanti a voi perché mi siate testimoni.
Manuela