Abbiate in Gesù una confidenza illimitata, amorosa, inalterabile, grande, se fosse possibile, com'è grande il Suo Cuore

Santa Teresa Verzeri

... 190° DI FONDAZIONE...



 190° di Fondazione dell’Istituto delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù
 
"Tu, o Dio, non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie”.
E’ vero: lodare e glorificare Dio fa bene, anzitutto, a noi.
L’8 febbraio 1831, a Bergamo, è nata la nostra Congregazione, dall’intuizione di mons. Giuseppe Benaglio e dalla tribolata disponibilità della Fondatrice, S. Teresa Verzeri.
Da allora, la terra ha dato il frutto.
Riconoscerlo è gesto di umiltà e confessione di verità, un realistico sguardo alla vita qualche volta incoraggiante e promettente.
Ci siamo ritrovate, da più Paesi, in Città Alta per scrutare il miracolo della terra e dei suoi semi, il calore dei fuochi accesi, nelle vite consumate dalla carità, la danza del vento e il suo soffio su un profetico piccolo gregge, il flusso generoso dell’acqua, benedetta da decenni di storie e di volti. Perché niente è santo se a segnarlo non è l’eterna passione di Dio a plasmare delle vite con la sua stessa santità .
Abbiamo ammirato l’ardore degli inizi, ma anche il nostro di povera gente, felicemente raggiunta da Cristo e ancora incantata dalla vicenda umana e spirituale di Teresa, che è dentro la storia di ognuna di noi.
Un pomeriggio a ricordare, a chiedere Grazia, a sognare… che il miracolo della terra continui, anche solo nella pazienza della semina.
sr G.L.

...DOPO CIRCA 20 ANNI...


Nembro -Bergamo-

Il saluto delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù alla Comunità di Nembro... dopo circa 20 anni al servizio nella Scuola Materna, dell'oratorio, alla Parrocchia, alla Casa di Riposo, alle famiglie.. La vita, tutta la nostra vita, è scandita dal tempo e dai tempi. Anche nella Bibbia leggiamo che c’è un tempo per ogni cosa. Ogni cosa a suo tempo. OGGI, anche per noi, Figlie del S. Cuore di Gesù, è giunto il tempo di lascare questa accogliente e generosa comunità di Nembro. Insieme, abbiamo trascorso, più o meno, una ventina di anni e, in questo momento, penso che in ciascuno di noi qui presenti, in maniera diversa, nel nostro cuore e nei nostri pensieri, si accavallano sentimenti, avvenimenti, emozioni, eventi… forse tanti, troppi, per essere elencati uno ad uno. In questi anni, noi suore, abbiamo prestato il nostro servizio nella scuola, in Oratorio, alla casa di Riposo, nelle famiglie, in Parrocchia. E senza voler escludere nessuna, vogliamo ricordare in particolare suor Nicoletta Andriani, suor Margherita, suor Teresa, suor Fernanda, suor Maria Pia, suor Guglielmina, suor Elisabetta, suor Angela e tante altre che hanno donato un pezzo della loro vita a servizio di questa bella comunità e con noi e per voi hanno percorso un tratto della loro strada.

Ora, vogliamo semplicemente affidarvi due parole:

GRAZIE e SCUSA.

Innanzitutto grazie al Signore per il dono di esserci, per la grazia della vita e della fede. Grazie a voi, ad ognuno di voi, per quanto ci avete regalato in amicizia, affetto, stima, riconoscenza, fiducia. Grazie per aver avuto l’opportunità di incontrarci ed intessere con voi reazioni significative, sincere, ricche di simpatia e di cordialità. Poi la seconda parole: SCUSA. “Scusa Signore! “un’invocazione di perdono, perdono dato e ricevuto, gesto di umiltà, responsabilità, saggezza e il Signore sa quanto bisogno c’è di dar “circolare” il perdono nelle famiglie, nelle comunità, nel mondo. “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Tutto questo non è altro che riconoscerci creature fragili e bisognose degli altri, dell’Altro. Chiediamo perdono se non sempre siamo state testimoni fedeli e gioiose, se non sempre abbiamo saputo interpretare in pienezza le vostre richieste di aiuto, di bisogno, di necessità. Infine vorrei, vorremmo, lasciarvi con quanto papa Francesco ripete alla fine di ogni suo discorso, frase diventata a noi cara e familiare: “Non dimenticatevi di pregare per me”, per noi. E noi lo faremo per voi e vi ricorderemo con gratitudine e riconoscenza. Grazie!

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