...tenere viva la memoria..-
“Ribelli al confino” al Seghetti: una mostra per tenere viva la memoria
Dal 22 al 27 aprile 2025, l’Istituto “F.S.C.J. Seghetti” ospita la mostra itinerante “Ribelli al confino”, promossa dall’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) e curata dallo storico Anthony Santilli.
La mostra è accompagnata da una suggestiva graphic novel realizzata da Maurizio Ribichini, il cui racconto prende spunto dalla storia dei confinati sull’isola di Ventotene durante il ventennio fascista, attraverso un linguaggio accessibile anche alle nuove generazioni.
L’inaugurazione, avvenuta il 22 aprile, ha visto la partecipazione delle autorità civili, dell’Assessore alla Memoria storica del Comune di Verona, Jacopo Buffolo, accolti da suor Gianna Lessio, gestore dell’Istituto e dal coordinatore didattico, prof. Mauro Pavoni.
È inoltre intervenuto Roberto Bonente, segretario della sezione veronese dell’ANPPIA, che ha ricordato come l’Istituto Seghetti ospitò la moglie di Giovanni Roveda, sindacalista e antifascista, prigioniero nel carcere degli Scalzi, proprio nei giorni in cui un gruppo di sei militanti dei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) ne preparava la liberazione.
Nei giorni successivi, a conferma dell’attenzione e dell’apprezzamento da parte della città, il Sindaco ha fatto visita alla mostra, complimentandosi con l’Istituto e in particolare con gli studenti per l’impegno profuso nell’allestimento e per la qualità del lavoro svolto.
Grande protagonista dell’evento è stata la comunità scolastica: un gruppo di studenti dell’Istituto Seghetti ha curato con impegno l’allestimento dell’esposizione, arricchendola con oggetti e documenti storici.
Tra questi, spicca una lettera originale di Sandro Pertini, con cui l’ex Presidente della Repubblica si oppose con fermezza alla grazia richiesta da sua madre al Tribunale Speciale fascista. Un documento prezioso concesso per l’occasione dall’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Inoltre, alcuni studenti, tra cui Samuele Tommasi, Franco Libardi, Matilde Comper e Riccardo Pigozzi, sono intervenuti con contributi di approfondimento sul confino come arma di repressione e sul contributo delle donne alla resistenza.
Toccante è stato il racconto, da parte di Franco, di alcuni sacerdoti confinati solo perché, come il caso di don Francesco Maria Giua, durante le omelie, parlavano a favore della pace.
A rendere ancora più intensa l’inaugurazione è stata la testimonianza commossa di Diomira Pertini, figlia di Eugenio e nipote di Sandro Pertini. Diomira ha raccontato la propria infanzia segnata dalla perdita del padre, deportato a Mauthausen e morto durante la marcia della morte.
Un ricordo intriso di dolore ma anche di affetto per lo zio Sandro, che si prese cura di lei dopo la tragedia, rappresentando un esempio di forza e impegno civile.In un momento storico segnato da nuove tensioni e vecchie disuguaglianze, la mostra invita a riflettere sull’attualità della memoria.
La memoria storica, come dimostra questa iniziativa, non è solo un esercizio del passato, ma uno strumento di consapevolezza e responsabilità per costruire un presente più giusto. La mostra “Ribelli al confino” rappresenta così un’occasione preziosa per le giovani generazioni, chiamate a raccogliere il testimone della libertà.
....Benemerenza...
Le Figlie del Sacro Cuore sono presenti nella scuola, a Trento, dal 1844, compiuti 180 anni! Le Figlie del Sacro Cuore hanno in grande considerazione l’ideale della Scuola come luogo privilegiato per la formazione integrale della persona, preziosa per lo sviluppo della coscienza della dignità umana e cristiana. La FIDAE riconosce con una” benemerenza” questa importante e prolungata presenza nella scuola di Trento: Sr Marta Fasoli, a nome dell’Istituto di Trento, riceve dalla Presidente Fidae l’attestato. 4 aprile 2025